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Auto digitale: guida alle vetture del futuro
Auto digitale e mobilità: il futuro dell'automotive e della mobility passa da internet, servizi e funzioni connesse all'automobile
Con lo scoppio della pandemia, la digitalizzazione ha subito una forte accelerata ed è ormai lanciata su nuove strade, promettendo esperienze sempre più tecnologiche. Anche alla guida delle nostre auto. Non dovrebbe certo stupire che in un futuro molto prossimo le automobili non saranno più percepite come un mero mezzo di trasporto, dove a contare sono soprattutto le forme aerodinamiche e la potenza dei motori, ma, grazie alla connessione a internet, saranno proprio i servizi e le funzioni aggiuntive ad assumere un valore sempre più elevato.
Per capire come sarà il futuro dell’auto, basta entrare nell’abitacolo di una macchina di nuova generazione. Al posto dei tradizionali pulsanti analogici e dei tachimetri a lancette, ci accolgono display sempre più ampi e strumentazioni digitali, mentre i sistemi di infotainment (dalla fusione di due parole inglesi, information e entertainment, ovvero informazione e intrattenimento) di bordo, nativi o integrati con gli smartphone grazie ad Apple CarPlay e AndroidAuto, mettono a disposizione dei conducenti vari servizi e funzionalità come navigazione Gps, musica in streaming, possibilità di telefonare e di ricevere e inviare messaggi, e di trovare il punto di ricarica più vicino per il proprio veicolo elettrico. Il tutto con l’obiettivo di migliorare il comfort a bordo, pianificare gli spostamenti, controllare in tempo reale le condizioni del traffico e del meteo per diminuire i tempi di percorrenza, verificare i consumi e aumentare la sicurezza durante la guida.
L’infotainment è solo una tra le caratteristiche rivoluzionarie delle cosiddette connected car, le auto intelligenti su cui viaggeremo nei prossimi anni. Grazie alla connessione a internet e alla tecnologia 5G le automobili interagiranno tra loro, con l’ambiente circostante, ovvero la segnaletica stradale, i semafori e l’asfalto, con la propria abitazione e con l'ufficio. Grazie alla connessione in rete, ai radar, ai sensori di collisione, ai servizi di navigazione e alle telecamere che ci circonderanno, in futuro le connected car saranno sempre più dotate di tecnologie all’avanguardia che porteranno alla guida autonoma e super-connessa.
Non solo, l’automobile diventerà un elemento dell’Internet of Things (Internet delle Cose) in grado di ricevere, elaborare e inviare informazioni nella rete, condividendole con i passeggeri a bordo ma anche con l’esterno. L’intelligenza artificiale sarà chiamata a utilizzare i dati raccolti dalle connected car per soddisfare, o addirittura anticipare, i bisogni del guidatore. Un esempio? I dispositivi di intelligenza artificiale potranno agire come supporto per governare il traffico in una smart city, gestendo le precedenze dei diversi veicoli in movimento e prevenendo ingorghi o incidenti.
In quest'ottica assumerà un ruolo fondamentale anche la tecnologia Blockchain, che permetterà di gestire e proteggere i dati utilizzati dalle connected car.
Dalla connected car alla smart mobility
Un'importante accelerazione nello sviluppo tecnologico dei veicoli arriva anche dai nuovi obblighi di legge. Basti pensare che nel 2022 entrerà in vigore la normativa europea che impone -per tutti i veicoli di nuova omologazione- l'adozione dei sistemi elettronici di assistenza alla guida, i cosiddetti Adas (Advanced Driver Assistance Systems), come la frenata automatica, il cruise control adattivo, l’avviso di cambio corsia o il riconoscimento automatico dei segnali. Con questi dispositivi i veicoli saranno dei veri e propri laboratori viaggianti dotati di sistemi elettronici di assistenza alla guida, introdotti per proteggere al massimo l’incolumità di guidatore e passeggeri.
Ma come saranno queste automobili del futuro? Secondo l'Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano, l’attuale modello di mobilità basato su veicoli di grandi dimensioni, alimentati a combustibile fossile, di proprietà personale e guidati da persone, verrà sostituito nel giro di 20-30 anni da un modello fondato su veicoli più piccoli, elettrici, di proprietà condivisa e a guida autonoma.
Secondo il Politecnico di Milano, l'87% delle amministrazioni locali considera già di grande rilevanza questi temi e il 36% dei comuni con popolazione superiore ai 25mila abitanti ha avviato almeno un progetto legato allo sviluppo della smart mobility nel triennio 2017-2019, in aggiunta al 39% che lo aveva già attivato prima del 2017.
Volkswagen e connected car
Connettività, guida autonoma e mobilità smart sono quindi le tendenze che guidano il presente e il futuro del settore auto. Per giocare un ruolo di primo piano nel mondo delle quattro ruote, Il Gruppo Volkswagen ha annunciato un maxi piano di investimenti da 27 miliardi di euro entro il 2025, dedicato proprio alla digitalizzazione dei veicoli. Per quanto riguarda la connettività, a partire già da quest’anno, gran parte dei modelli del Gruppo Volkswagen saranno predisposti a sistemi di infotainment. Grazie alla scheda eSIM installata in modo permanente, le auto navigheranno sulla rete internet. Le app We Connect, Audi connect, Seat Connect e Škoda Connect consentiranno anche di collegare il proprio smartphone all’auto e di accedere quindi a determinate funzioni e allo stato del veicolo. Ma non solo: sarà possibile controllare l’auto da remoto, verificando le condizioni della vettura, pianificando i propri spostamenti e gli interventi di manutenzione, fino a regolare la temperatura interna dell'auto prima di accedere a bordo.